Siamo al giro di boa delle sfilate parigine che segnano la conclusione dell’interminabile fashion month estivo…

Dior SS20
Si possono quasi tirare le somme definitive e mi sento di dire tranquillamente che l’obiettivo comune sia quello di tornare a vendere l’abbigliamento con i grandi numeri di un tempo.
Sarà deformazione professionale la mia, ma mi sembra palese l’abbandono (quasi) definitivo del See Now Buy Now, perchè se, mai lo è stato, ora non è più sostenibile, quindi etico, quindi politicamente corretto per i tempi green che corrono…

Greta Thunberg ID Summer 2019
Proprio il settore del lusso,che è stato precursore nella ricerca e sviluppo di nuove strategie per abbassare l’impatto ambientale della sua industria, si è autofagocitato per cercare di stare al passo con il fast fashion ed i social media. Alla fine nessuno riusciva più a notare la differenza, in termini di design qualità ed immagine, tra una maglia di Zara, una borsa di Balenciaga, una felpa della Nike o un sacchetto dell’Ikea.

Balenciaga Ikea esque Bag SS17
Ecco quindi che tutti hanno smesso di accelerare e si sono concentrati ripensando alle creazioni come ad un See Now Wear Forever, grazie a capi senza tempo perfetti per tutte le stagioni passate e future.
Chi va a spiegare ai ragazzi che qualche giorno fa hanno riempito le piazze di mezzo mondo che per salvare il pianeta bisogna ripensare alla società consumistica che il capitalismo ha portato all’estremo? Quanti di loro si rendono realmente conto che anche gli indumenti e le calzature made in China/Vietnam che indossano e che hanno pagato così poco ci stanno facendo pagare lo stesso prezzo dei rifiuti di plastica, degli allevamenti intensivi e dei combustibili fossili che stanno soffocando la Terra?
È di queste ore la notizia della dichiarazione di bancarotta di Forever21, quindi forse le cose stanno davvero cambiando..
Partiamo da due dei brand che stanno soffrendo maggiormente in termini di vendite: Saint Laurent e Chloè. Nel primo caso, Anthony Vaccarello ha smesso di proporre la versione sbiadita e volgare del suo predeccessore Hedi Slimane, il quale, nel frattempo, ora che è da Celine ci vuole tutte in denim, che si tratti di un pantalone flare o di una longuette…

Celine Spring 2020 Ready-to-Wear Collection – Vogue
Il designer belga ha recuperato ispirazioni addirittura dalla collezione russa di monsieur Yves

Saint Laurent Spring 2020 Ready-to-Wear Collection – Vogue
…salvo poi ritornare agli anni ’90 con tanto di pinocchietti, leggings e mini gilet che Miranda de Il Diavolo Veste Prada avrebbe liquidato con un sarcastico
Groundbreaking

Saint Laurent Spring 2020 Ready-to-Wear Collection – Vogue

Saint Laurent Spring 2020 Ready-to-Wear Collection – Vogue

Saint Laurent Spring 2020 Ready-to-Wear Collection – Vogue
Dopo il passagggio di Clare Waight Keller da Givenchy, le vendite del Prêt-à-porter di Chloè sono in caduta libera: finalmente, dopo cinque stagioni di fantasie terribili e tagli anni ’70 che renderebbero vecchia anche una quindicenne, la nuova direttrice artistica Natacha Ramsay-Levi ha provato a riordinare le idee e a ripulire la situazione, recuperando i colori neutri e le linee fluide che hanno fatto la fortuna del marchio…

Chloè Spring 2020 Ready-to-Wear Collection – Vogue

Chloè Spring 2020 Ready-to-Wear Collection – Vogue
Ma cosa sta accadendo ai piani alti dei brand i cui fatturati sono in costante crescita?
Era il 2012 quando Maria Grazia Chiuri e PierPaolo Piccioli, al timone di Valentino, allora acquistata dall’emiro del Qatar, ridiedero linfa vitale alla maison romana facendola ritornare nella wish list delle clienti di tutto il mondo con le innumerevoli interpretazioni di un dettaglio elegantemente rock: la borchia.
Nel 2016, milioni di Rockstuds dopo, Maria Grazia è passata alla direzione artistica di Dior e da allora c’è sempre una sorta di velato confronto tra le due sfilate.
Questa stagione la vittoria è nelle sue mani, forte della Legione D’Onore di cui è stata insignita lo scorso luglio.

Dior SS20
Ispirandosi alla sorella di Christian, Catherine Dior, che divenne giardiniera quando fece ritorno a Parigi dopo essere stata deportata in un campo di concentramento in Germania, la designer romana ha collaborato con il collettivo parigino Coloco, che si occupa di paesaggio e urbanistica, realizzando una scenografia di 170 alberi che saranno ripiantati nella capitale francese.

Dior SS20
In questa cornice bucolica hanno sfilato cento look dall’incredibile bellezza con dettagli, ricami, sfumature e colori per quello che potrebbe essere un ottimo investimento per il guardaroba delle estati a venire…

Dior SS 20
Non la stessa meraviglia, ma un semplice lavoro di maniera quello visto oggi da Valentino: i primi venti look in popeline di cotone non si addicono ad una linea lussuosa soprattutto quando si tratta di mini abiti e micro borse che richiamano il mood alla Jacquemus di cui peraltro , come sapete sono un’accanita sostenitrice…

Valentino SS20

Valentino micro fluro Rockstuds Spike SS20
Nulla di nuovo quindi, ma il peccato maggiore è stato quello in termini di calzature: due semplici modelli flat di sandali alla schiava già visti e rivisti…

Valentino SS20

Valentino SS20
Restano gli accessori, sempre incredibilmente belli: confermata la Spike, ultima creazione del duo Chiuri-Piccioli, già disponibile online e nelle boutique di Pargi, Milano, Beijing e Tokyo nei cinque colori fluo proposti in passerella…
See Now Buy Now Wear Forever 😉

Valentino Micro Fluro Rockstuds Spike SS20