Ho sempre pensato al matrimonio come alla coronazione ideale di ogni sogno d’amore: il gesto di ufficializzare il legame con la persona che si è scelta al proprio fianco ha avuto ai miei occhi sin da bambina il carattere di qualcosa di magico che coniuga davvero le voci del cuore con quelle della ragione.

Meghan Douglas by Mario Testino, January 1993
Gesto più importante persino dell’avere figli, perchè in fondo si può decidere di essere genitori da soli, ma la scelta di sposarsi deve essere reciproca…e tutte noi sogniamo la favola 😉
Se c’è una qualsiasi magia, in questo mondo, dev’essere nel tentativo di capire qualcuno condividendo qualcosa. Lo so, è quasi impossibile riuscirci, ma che importa in fondo? La risposta dev’essere nel tentativo.
Before Sunrise, Richard Linklater 1995

Kate MIddleton and Prince William, April 2011
Mi trovo impantanata in questa Millennial Generation che preferisce le variabili infinite di rapporti occasionali, aperti, light, dei friends with benefits e di Tinder rispetto ad una scelta più responsabile e coraggiosa, non per la questione dell’angoscia del mio amato Kierkegaard secondo cui quando tutto è possibile è come se nulla lo fosse, e nemmeno per le incertezze di un futuro nebuloso riguardo lavoro e stabilità economiche…balle.

Vittoria Ceretti in Alexander McQueen for Vogue Paris 2017
La questione è trasversale e tocca chiunque anzi spesso, soprattutto chi non ha alcuno di questi problemi: si tratta semplicemente di superficialità e di quella sindrome di Peter Pan ormai cancrenizzata dove l’amore liquido di Bauman si divide tra desiderio continuo di emozioni e paura del legame.

“Like a Virgin” by Mario Testino. Josh Hartnett Gemma Ward in Portofino.
Io sono fatta per le scelte consapevoli, che richiedono sforzi e sacrifici nel curarle e rinnovarle costantemente, ma che vivono di felicità impagabili.
Sposarsi significa proprio questo: affrontare le crisi come nuove sfide da affrontare. Insieme.

Gisele Bundchen and Tom Brady’s Wedding, 2009
Riguardo alle coppie del passato per trovare ispirazioni senza tempo per il giorno più bello di sempre: sogno ad occhi aperti e penso ad una cerimonia in riva al mare, a piedi nudi e con pochi, cari amici per festeggiare e condividere il momento…
Ricordate il matrimonio di Cindy Crawford e Rande Gerber del 1998?

Cindy Crawford and Randy Gerber, 1998
Lo slip dress è tornato in voga per il giorno del fatidico Sì e continua ad essere una delle mie linee preferite. Rigorosamente bianco, questo è l’unico caso in cui si potrebbe rinunciare alle scarpe, ma non ad una pedicure perfetta, magari con l’Optic White di Dior in edizione limitata per l’estate 2017.

Dior Nail Polish Optic White, Summer 2017
La stessa silhouette ma in versione lunga firmata Narciso Rodriguez è passata alla storia indosso a Carolyn Bessette: era il 1996 e le sue nozze con John John Kennedy sull’isola di Cumberland furono indimenticabili…

Carolyn Bessette et John F. Kennedy Junior, 1996
Più di vent’anni dopo, si potrebbe declinare la stessa ispirazione con un abito di Savannah Miller, designer inglese, sorella dell’attrice Sienna…

Savannah Miller Bridal Collection S/S 2018
Se Carolyn allora scelse il sandalo naked di Manolo Blahnik, io oggi andrei sul modello Clarita di Alexandre Birman, designer brasiliano che da sempre punta su linee pulite e tremendamente chic.

Alexandre Birman Clarita White Sandal
Uno dei miei abiti del cuore resta l’Emilio Pucci della top Anja Rubik per il suo matrimonio nel 2011 sull’isola di Maiorca: meravigliosamente corto ma con uno strascico da sogno, ha saputo coniugare eleganza, freschezza e stile…

Anja Rubik in Emilio Pucci , July 2011
Replicherei esattamente anche la sua scelta di calzature: preferite una classica Jimmy Choo o il tocco eccentrico di Charlotte Olympia? 😉

Jimmy Choo Wedding Collection 2017

Charlotte Olympia Wedding Collection 2017
Infine lascerei tutte le “ampie metrature” di gonne, balze ecc ecc alle sole principesse ed affini, le uniche su cui abiti di questo genere si addicono…

William and Kate
Mantenete l’idea del pizzo, del corpetto ecc, ma scegliete forme più fluide e meno ingombranti…Seguite l’esempio di Pippa Middleton, insomma, che si è ispirata ad uno dei wedding dress più belli della storia, l’Alexander McQueen della sorella Kate, alleggerendolo di tutta la sontuosità che esige un matrimonio di sangue blu.
Ottimo lavoro, Giles Deacon 😉

Pippa Middleton in Geals Deacon, May 2017
Mi piace immaginare che, ben nascosto sotto metri di tessuto prezioso, ai piedi abbia indossato non le classiche Manolo ma un paio di Aquazzura, magari proprio il modello Sexy Thing Bridal 105 per continuare a sentirsi quell’anima anima ribelle e un po’ capricciosa di cui tanto si è parlato fino al giorno fatidico delle nozze 😉

Acquazzura Sexy Thing Bridal 105